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NUOVE CAUSALI DEI CONTRATTI COLLETTIVI PER L'ASSUNZIONE A TEMPO DETERMINATO - CHIARIMENTI DELL'ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO - Nota dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro n. 1363 del 14 settembre 2021 

La legge di conversione del c.d. Decreto Sostegni-bis - Legge n. 106 del 23 luglio 2021 -, con l’introduzione del comma 1.1 all’art. 19 del Decreto Legislativo n. 81/2015, ha consentito l’assunzione di lavoratori a tempo determinato oltre i 12 mesi avvalendosi delle causali previste dai contatti collettivi (nazionali, territoriali o aziendali).

Tale normativa, che aggiunge ulteriori causali per il ricorso ai contratti a termine oltre a quelle già previste dal comma 1 dell’art. 19 del Decreto Legislativo n. 81/2015 (esigenze temporanee e oggettive, estranee all'ordinaria attività, ovvero esigenze di sostituzione di altri lavoratori; esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell'attività ordinaria), è stata illustrata dall’ dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro con Nota n. 1363 del 14 settembre 2021.

L’Ispettorato chiarisce che l’assunzione di lavoratori a tempo determinato oltre i 12 mesi utilizzando le causali previste dai contatti collettivi è realizzabile fino al 30 settembre 2022 (termine per la stipulazione del contratto), mentre la proroga o il rinnovo dei contratti a termine per le medesime motivazioni non ha termine di scadenza.

il termine del 30 settembre 2022 deve essere riferito alla formalizzazione del contratto, il quale ben potrà prevedere una durata del rapporto che superi tale data, fermo restando il limite complessivo dei 24 mesi.

L’Ispettorato precisa anche che le causali che saranno previste dai contratti collettivi dovranno essere “specifiche” e, quindi, dovranno individuare ipotesi concrete, senza utilizzare formulazioni generiche (ad es. ragioni “di carattere tecnico, produttivo, organizzativo…”) che richiedano ulteriori declinazioni all’interno del contratto individuale.

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